Come fare contenimento e trasporto di materiali pericolosi

22 Febbraio 2024

Venerdì 26 gennaio si è tenuto il quarto appuntamento con Spazio Sicuro, in cui si è parlato di contenimento e trasporto di materiali pericolosi ed inquinanti.

Spazio Sicuro è un progetto divulgativo nato dalla collaborazione tra Unigum e Airbank, azienda partner specializzata in soluzioni per la sicurezza ambientale.

I temi principali – sicurezza, ambiente e sostenibilità – vengono analizzati in numerosi ambiti, a partire dalla compliance normativa fino all’operatività aziendale, passando per una filiera garantita e certificata. In questo incontro è stato affrontato un argomento fondamentale per tutte le aziende che devono gestire sostanze o materiali pericolosi ed inquinanti: il contenimento e trasporto.

Hanno contribuito Raffaele De Sua ed il Dott. Marco Coldani dell’ufficio tecnico di Airbank, per spiegare cosa significa dover contenere e trasportare materiali pericolosi e come farlo al meglio, riducendo il rischio che questa operazione comporta.

Cosa significa fare contenimento e trasporto?

Il webinar ha ruotato attorno alle numerose scelte possibili in materia di contenimento e trasporto di materiali pericolosi e la conseguente importanza di soluzioni studiate ad hoc.

Siccome la legge vigente in tema di sicurezza ambientale (il Decreto Legislativo 152/2006) dà delle indicazioni sommarie senza fornire delle procedure vere e proprie, il risultato è che ogni azienda ha un’ampia scelta di soluzioni per i suoi problemi.

Quale scegliere tra le tante?

A questo proposito De Sua e Coldani hanno spiegato come l’obiettivo di chi fa sicurezza sia non tanto quello di vendere un prodotto, quanto quello di fornire delle soluzioni specifiche per le aziende, in modo da fare sempre la scelta migliore.

Per fornire una soluzione ottimale, però, invece di chiedersi “Cosa mi impone di fare la legge?”, la domanda deve cambiare in “Cosa posso fare per la sicurezza aziendale?”.

Invece di limitarsi ad attenersi alle leggi, facendo questo passo in più è possibile trovare soluzioni migliori, valorizzare le risorse dell’azienda ed ottimizzare i processi lavorativi.

Per di più è possibile evitare sprechi e spese inutili per l’azienda, oltre ad ottenere una serie di vantaggi indiretti come un valore percepito maggiore da parte di uno stakeholder.

Uno dei dubbi frequenti sollevato durante il webinar è stato quello relativo alle vasche di contenimento, che esemplifica perfettamente il tutto.

Un esempio pratico: la vasca di contenimento

Una vasca di contenimento è un dispositivo utile allo stoccaggio ed al trasporto di materiali pericolosi o inquinanti.

La domanda che viene spesso posta è: “La vasca di contenimento deve avere certificazioni CE? Deve avere delle soglie massime?”

Può sembrare strano ma la legge non indica niente di tutto ciò. Le vasche di contenimento possono avere qualsiasi capienza o certificazione, purché siano adatte al contenimento dei materiali specifici.

Il Dlgs 152/2006, visto in precedenza, non fornisce delle procedure pratiche, ma solo delle indicazioni. Questo però non significa che i prodotti usati non debbano essere progettati per le specifiche esigenze dell’azienda.

Ad esempio, se una vasca di contenimento per liquidi non riesce a contenere, all’atto pratico, il materiale per cui è stata acquistata, causerà non solo una spesa maggiore per sostituirla, ma anche un pericolo in più per chi la deve operare ed un possibile scenario di sversamento da gestire.

Per di più, immaginiamo che la stessa vasca di contenimento debba essere spostata e svuotata più volte al giorno in base all’attività dell’azienda. Usare un prodotto standard comporterebbe delle procedure aggiuntive e delle misure di sicurezza extra.

Tutte queste complicazioni possono essere evitate grazie ad una soluzione customizzata, come ad esempio una vasca di contenimento mobile con dei sistemi di apertura e svuotamento facilitati.

È qui che entra in gioco il reparto tecnico: dopo aver capito le esigenze di un’azienda ed aver studiato la soluzione migliore, i tecnici passano a testare strutturalmente le modifiche fatte ai prodotti, per garantire la loro qualità ed efficacia.

Durante il webinar sono stati affrontati molti altri temi e domande fatte direttamente dai partecipanti, come ad esempio:

  • “Come stoccare gasolio in cantiere?”
  • “Se l’IBC deve essere spostato, la cuffia va tolta?”
  • “Esiste una soluzione per tenere aperti FIBC ad apertura totale ed inliner senza romperli?”

Dove trovare il webinar completo?

Il video integrale della diretta streaming del webinar è stato pubblicato su YouTube.

Il prossimo incontro sarà incentrato sui check up, su come ottenere una certificazione ambientale e mantenerla nel tempo, stavolta in collaborazione con Raffaele De Sua e Marco Dellachà di Airbank.

La diretta streaming sarà venerdì 23 febbraio alle ore 9:30.

Nel caso in cui tu non riesca a partecipare, la puntata completa verrà caricata sul nostro canale YouTube dopo l’evento.