ABBI CURA DI TE... SEI UN'OPERA D'ARTE®
Quando l’Arte diventa educazione alla Sicurezza
L’idea è quella di promuovere l’uso dei Dispositivi di Protezione Individuale attraverso immagini con convenzionali che non fanno leva sulla paura, ma sulla bellezza e sulla voglia di volersi bene. Grandi capolavori presenti nell’immaginario di Tutti Noi, riprodotti e contaminati da Artisti straordinari con DPI di alta qualità riconosciuta e riconoscibile per cambiarne la percezione:
“NON PIÚ UNO STRUMENTO SCOMODO E FASTIDIOSO MA UN AMICO CHE TI AIUTA A VIVERE MEGLIO…”

Madonna Sistina (1513-1514)
Raffaele Sanzio
Breve storia del dipinto originale
Forse non tutti sanno che… quei due angioletti pensosi e un po’ paffutelli che decorano quaderni, cornici, carte regalo, segnalibri, etc.- ormai in vendita in tutti i musei del mondo, vero esempio di prodotto globale tratto da un’opera d’arte – sono stati ritagliati da un altro capolavoro di Raffaello: la Madonna Sistina. L’opera, in cui compaiono la Madonna col Bambino con ai lati San Sisto e Santa Barbara, fu commissionata all’inizio del ‘500 a Raffaello dal Convento di San Sisto a Piacenza, dove rimase fino a che nel 1754 i monaci benedettini, sotto la pressione dei debiti, non lo vendettero ad Augusto III, grande elettore di Sassonia (per 25.000 scudi romani).Augusto III collocò quest’opera di dimensioni notevoli (2×2,7 m) nella sua grande collezione a Dresda, dove attrasse grandi filosofi e poeti e scrittori come Goethe, Hegel, Novalis, Dostoevskij, Puskin, Schopenhauer, Bulgakov, Grossman e cosi via, che arrivarono qui in <<pellegrinaggio>>.
Anche Heidegger, Nietzsche e Freud e perfino Andy Warhol si sono interessati alla Madonna Sistina. Tuttora la tela, dopo essere stata trafugata e trasferita a Mosca durante il decennio 1945-55, è conservata nella Gemaldegalerie Alte Meister (Pinacoteca dei Maestri Antichi) di Dresda. E quei due angioletti, paffuti e pensosi, appoggiati al davanzale della Finestra, probabilmente per aumentare il senso di profondità, fin dall ‘800 hanno cominciato ad essere riprodotti come soggetti indipendenti…
Angioletti occhialuti (2016)
Marco Rindori
Breve storia della copia d’Autore
Dunque immaginiamo Raffaello che, a quadro ultimato, indietreggia di fronte a questa sua grande opera per coglierne l’insieme e decide di aggiungere questi due angioletti interponendoli tra Noi qui sulla Terra, e il Cielo di là dalla Finestra. Ma chi sono questi due angioletti, e come sono arrivati lì?

E perché adesso portano gli occhiali? Abbiamo immaginato che questi due dolcissimi angeli fossero in realtà due vivacissimi fanciulli, due giovani orfanelli dediti ad ogni tipo di espediente… allegri, burloni e maledettamente furbi, scorrazzavano per le vie di Dresda fin quando furono presi a lavorare nelle miniere d’argento della vicina Freiberg.Ben presto divennero la mascotte di tutti i minatori ma un triste giorno scomparvero, giocando incautamente a nascondino nel labirinto dei cunicoli della miniera, e non si trovarono mai più… Così Santa Barbara, protettrice dei geologi, dei montanari e dei minatori nonché di tutte le persone che scompaiono all’improvviso, ebbe pietà di loro e li portò in cielo, un po’ clandestinamente, appoggiandoli al davanzale della Finestra sulla Terra, laddove, come si vede nel quadro, li tiene d’occhio con tenero affetto. Ed eccoli lì come sentinelle a curiosare tra i due mondi: ora a guardare in su il Cielo con i Santi ed i Beati e tutte le Creature Divine, ora a guardar in giù su questa terra, uomini e donne indaffarati che sbirciano la Finestra di tanto in tanto per capire cosa li attende…
Ma questa semplice attività mise ben presto a dura prova la vista di Stefan e Michael perché la luce accecante delle aureole dei Santi e il pulviscolo radioso del Paradiso da un lato, e le polveri sottili e il terribile inquinamento dall’altro, arrossavano sempre di più i loro occhi furbi e un po’ malinconici. Così Santa Barbara Misericordiosa apparve in sogno a Marco e gli suggerì di far indossare ai due angioletti degli occhiali protettivi. “I migliori!!!” raccomandò. Forse – ma non possiamo giurarlo, sarebbe concorrenza sleale – gli indicò anche la marca: Uvex. E Marco di buon’ora dipinse un occhiale Sportstyle ed una mascherina u-sonic sui volti un po’ birichini di -Stefan e Michael, che fecero un cenno d’intesa alla loro Santa protettrice, e divennero così gli Angioletti Occhialuti.